Impianti Termoidraulici per Acqua Calda e Riscaldamento
Un impianto solare termico a circolazione forzata può essere
sfruttato a pieno nelle sue potenzialità se impiegato per produrre
acqua calda sia ad uso sanitario che per riscaldamento.
Ovviamente, l'aspetto critico degli impianti solari combinati è
che il sole è meno presente proprio nelle stagioni in cui più
servirebbe, visto che l'acqua calda per riscaldamento è necessaria
in autunno e soprattutto inverno.
Anche se non sono affiancati da impianti fotovoltaici a supporto,
gli impianti combinati riescono a coprire il tra il 15 ed il 40%
del fabbisogno annuo di energia per il riscaldamento di
un'abitazione media.
Dal punto di vista tecnico, gli impianti combinati rientrano nella
categoria di quelli a circolazione forzata: sono quindi dotati di
pompa elettrica, centralina di controllo, serbatoio di accumulo e
caldaia ausiliaria.
Poiché, ovviamente, l'impianto deve fornire acqua calda sanitaria
e per riscaldamento a temperature diverse e, soprattutto, per usi
ben distinti, il serbatoio ha caratteristiche diverse rispetto ai
normali impianti. Si tratta infatti di un serbatoio di accumulo
costituito da due distinti serbatoi, montati uno dentro l'altro
(c.d. tank in tank): il più piccolo è a forma di imbuto, è montato
in posizione superiore e contiene l'acqua calda sanitaria; il
maggiore contiene invece l'acqua per il circuito di
riscaldamento.
Quando conviene l'impianto combinato?
Le condizioni minime per rendere conveniente
l'installazione di un impianto a pannelli solari combinato
sono:
• zona geografica del nord Italia e, soprattutto
(data la concomitanza di temperature invernali molto rigide ed
elevato irraggiamento solare) aree montane del centro e sud.
• elevato fabbisogno di riscaldamento da ottobre
ad aprile, onde evitare il sottoutilizzo dell'impianto durante
l'inverno, che renderebbe sconveniente la soluzione in termini di
costi-benefici.