Sistemi a Circolazione Forzata - La Tecnica
Diversamente dai sistemi a circolazione naturale, la
circolazione forzata prevede che il serbatoio di accumulo
dell'acqua calda sia separato dal pannello solare. La circolazione
forzata è necessaria in tutti gli impianti di medie e grandi
dimensioni (oltre i 6 mq) e nei casi in cui non sia possibile
installare il serbatoio di accumulo ad un'altezza maggiore dei
pannelli solari termici. Possono esservi associati sia pannelli
piani vetrati che sottovuoto.
Si tratta di una soluzione consigliata nei climi particolarmente
freddi (nord Italia e zone montane), in particolare se l'impianto è
utilizzato tutto l'anno ed è integrato al riscaldamento
domestico.
Funzionamento
Il liquido termovettore generalmente consiste in una miscela di
acqua ed antigelo. Quando viene riscaldato dall'energia solare
assorbita dal pannello solare, il fluido entra nell'impianto grazie
ad una pompa elettrica e passa all'interno del serbatoio d'accumulo
attraverso una serpentina che, funzionando da scambiatore di
calore, riscalda l'acqua accumulata nel serbatoio.
I sistemi a circolazione forzata sono di solito a circuito
chiuso. Sul mercato sono disponibili dei kit a circolazione forzata
completi di pannelli, serbatoio d'accumulo, centralina solare,
pompa di circolazione, valvole e tutti gli altri accessori
indispensabili per l'installazione e la messa in funzione
dell'impianto.
Sistema con caldaia ausiliaria
La caldaia ausiliaria è dotata di uno scambiatore di calore
collegato alla parte superiore del serbatoio; un termostato misura
la temperatura dell'acqua nel serbatoio e, se questa è inferiore a
quella desiderata, mette in funzione la caldaia affinché scaldi
l'acqua fino a portarla alla temperatura impostata.
Il tutto è gestito da un'apposita centralina elettronica dotata di
due sensori di temperatura, che regola il flusso dell'acqua e
comanda l'attivazione della pompa elettrica: quando differenza tra
la temperatura dell'acqua nei tubi e quella nel serbatoio supera un
certo limite prestabilito (normalmente 10° C), la centralina mette
in funzione la pompa, che spinge l'acqua scaldata dalla caldaia
ausiliaria all'interno del serbatoio.
Esistono poi i sistemi "diretti" (o istantanei), in cui la caldaia
viene attivata dalla centralina quando l'acqua in uscita dal
serbatoio è ad una temperatura inferiore a quella preimpostata (di
solito 45° C), mediante un'apposita valvola deviatrice che dirotta
l'acqua tiepida nella caldaia, che la scalda fino alla temperatura
voluta prima di mandarla al rubinetto.
In caso contrario l'acqua scorre direttamente al rubinetto, dopo
essere passata attraverso una valvola miscelatrice che la porta
alla temperatura desiderata.